giovedì 14 luglio 2011

Debito pubblico


Veniamo informati, apparentemente in modo disinteressato, che il debito pubblico è insanabile e ammonta a cifre celestiali.
Per questo motivo il pagare le tasse è cosa pura e buona, nonchè fonte di salvezza.
Infatti, ci viene dato da intendere, che il debito pubblico è prodotto principalmente dagli evasori fiscali; pertanto costoro sono il ricettacolo del ludibrio collettivo, nonchè delle istituzioni.
Come si vede da questo articolo, le fiamme gialle vengono illuminate di immenso e figurano come i redentori agli occhi dei giornalisti compiacenti e, dei benpensanti schiavi, tutti costretti a pagare i pizzi chiamati tasse.
Le fiamme gialle (cioè la guardia di finanza) sono i difensori dello Stato di Diritto, sono i cavalieri templari puri, che lottano contro i satanici evasori.
Purtroppamente, la popolazione, sia al nord che nel resto d'Italia, i padri di famiglia sopratutto, sono imbevuti psicologicamente di questa forma di moralità pre-confezionata dai mezzi di informazione, che sono autorizzari, anzi conniventi con il potere statale, regionale, provinciale e dei singoli comuni, nonchè con il super-potere delle banche.
Il risultato finale quindi è "dagli all'untore", cioè totale esecrazione per colui che evade le tasse.
Ma l'equazione è semplice; se vengono recuperati molti milioni di euri, corrispondenti a svariati miliardi di vecchie lire, il debito pubblico dovrebbe diminuire parimenti.
Gli intelligentoni moralisti di questa sottocultura economico-sociale, i quali credono di sapere; dichiarano che "se tutti pagassero, le tasse sarebbero più ridotte!!!"
Ma questa specie di intelligentoni non si domandano la cosa più importante; " SE LA GUARDIA DI FINANAZA RECUPERA MILIONI DI EURI DALL'EVASIONE FISCALE, PERCHè LE TASSE NON DIMINUISCONO PER TUTTI OPPURE NON DIMINUISCE PARIMENTI IL DEBITO PUBBLICO? E QUINDI DOVE VANNO A FINIRE I DENARI RECUPERATI DALLA MAGNIFICA GUARDIA DI FINANZA?"



Il ritaglio di giornale che compare all'intestazione di questo argomento, deriva dal quotidiano "Il Gazzettino" di Treviso, del giorno 14/07/2011

 

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