giovedì 7 luglio 2011

Un futuro di libertà ci attende????

Il Belpaese, a ridosso degli anni duemila, già da subito si prostra ai dettami della burocrazia europea, infatti l'Italia è notoriamente un paese di pace, di fratellanza dei popoli e... quale occasione migliore per dimostrare la sua buona intenzione, se non quella di aderire al progetto europeo senza pensarci due volte, per dimostrare la sua propensione alla solidarietà internazionale? Visto anche che contiene la sede più significativa della Chiesa Cattolica; il Vaticano?
Tutto questo, la intellighenzia dirigenziale e politica italica, lo ha realizzato senza però tenere conto della opinione delle genti che vivono nel territorio dello stivale, già ma questo conta poco per loro, la gente italica è solo da mungere; è caprona.
Si è mai udito di una interrogazione popolare, circa l'entrata Si, oppure No, nella Ue? Ancora; si è cercato di recepire il desiderio della gente italiana, circa la sostituzione della Lira con l'Euro; Si, oppure No?
Vabbè ormai è acqua passata, ma... gli effetti sono sempre peggiori.
Le istituzioni italiche, in accordo con la alta finanza e burocrazia europea, sono sempre in prima fila, quando si tratta di taglieggiare e/o penalizzare, gli abitanti delle proprie terre, infatti il Belpaese ormai, stipendificio garantito specialmente per le caste più benestanti, è, più di qualsivoglia altro luogo del mondo, per la gente meno abbiente; il paese delle tasse, dei divieti, degli obblighi, delle multe, delle mazzette, più o meno legalizzate; il paese dell'assurdo; siamo al di là della pazzia.
Specialmente l'economia italica non è più basata sulla produzione; già come potrebbe esserlo, se ormai tutto è saturo!! Allora adesso e sempre di più in futuro lo sarà, l'economia è basata sulla tassazione del consumo.
Il primo articolo della Costituzione dovrebbe essere modificato in questo modo: "L'Italia è una Repubblica basata sullo sfruttamento del lavoro degli altri"; o meglio " L'Italia è una Repubblica basata sulla tassazione di chi lavora e, sulla tassazione dei beni di consumo". I beni di consumo ci sono già infatti, allora bisogna far pagare delle aliquote in base all'uso di tali beni di consumo. Non è questa la sede per elencare le leggi e leggiuncole che regolano la vita degli italiani, con le conseguenti imposte, gabelle, canoni, tasse, multe, una tantum varie, abbonamenti obbligatori, altrimenti ci vorrebbe l'enciclopedia Treccani; siamo ormai più taglieggiati, che gli ebrei all'epoca del Reich.
E forse non siamo ancora all'apice; può essere prevedibile un unteriore aggravio di tutto questo, siamo al di là della follia.
Arriveranno le quote carbonio, cioè con la propria auto non si potrà percorrere più di un "tot" di kilometri, per contenere l'inquinamento da carbonio nell'aria e allora ci saranno dei dispositivi speciali nelle vetture, che totalizzeranno il kilometraggio mensile, e se si dovesse sforare il massimale previsto per legge, piomberanno multe oppure la carcerazione; l'acqua sarà conteggiata, la luce del sole diverrà proprietà del Comune di appartenenza oppure dell'Enel, comunque dei poteri forti come il governo e la cooperativa delle banche, per cui gli schiavi servi della gleba dovranno pagare un dazio per questo bene.
Ma a pensarci bene, sebbene l'Italia sia il paese della luce solare splendente, tale forza della natura risulta un bene che è sotto il controllo del potere costituito, infatti se qualcuno volesse attuare un dispositivo tecnologico in grado di trasformare questa forza gratuita della natura, in energia da usufruire per la vita quotidiana, dovrebbe affrontare spese paurose. Perciò un impianto tecnologico simile, è ben possibile attuarlo, ma i costi di tutto ciò sono gonfiati apposta dai poteri forti riuniti, con l'Enel a capo, onde scoraggiare il normale cittadino pantalone nell'imbarcarsi in questa impresa e convogliarlo quindi, voglia o non voglia, a pagare le canoniche bollette per la fornitura delle energie, non solo elettriche, ma anche per il gas.
Riguardo l'acqua la disputa è già una cosa attuale.
Quando andiamo al cesso, lo stronzo che esce dal buco del culo, non è gratis; si paga; inventeranno un marchingegno che quantificherà la merda che ciascuno di noi produce; il conta-stronzi; detta così può sembrare una goliardata, ma come è risaputo, la verità supera la fantasia.

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